Cosa si intende per pompe industriali

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Come scegliere un’elettropompa sommersa per applicazioni industriali

L’elettropompa sommersa industriale è un sistema molto utile a diversi settori industriali. Le possibilità di utilizzo di questo meccanismo idraulico sono, infatti, le più svariate, in cui però diventa necessario lo spostamento di grandi quantità di acqua. Basti pensare al fondamentale contributo di queste nel settore dell’edilizia e durante la progettazione di un impianto. In entrambi i casi la movimentazione e il prelevamento dell’acqua è indispensabile. 

Inoltre, il suo funzionamento elettrico è utile per contrastare la gravità e consentire quindi lo spostamento dei liquidi più velocemente da un punto A a un punto B, anche nel caso in cui siano presenti dei dislivelli con una pendenza più o meno grave.

Ma come scegliere un’elettropompa sommersa industriale? Prima di tutto bisogna fare chiarezza sulle tipologie esistenti e comprendere a quali necessità deve dare risposta. In questo articolo troverai le cose più importanti da sapere. 

Elettropompa per applicazioni industriali

Le applicazioni industriali che richiedono la presenza di un elettropompa sommersa sono davvero numerose. Dall’agricoltura per l’irrigazione dei campi, alla progettazione di una fossa biologica, fino al pompaggio delle acque nere. Prima di scegliere una un’elettrompompa sommersa ci sono 3 aspetti fondamentali da considerare per essere sicuri di trovare la soluzione che fa al caso nostro. 

  1. Tipologia di utilizzo. La prima cosa da fare è sicuramente avere ben chiare le performance e le tipologie di utilizzo che dobbiamo chiedere al sistema idraulico.
  2. Tipologia di liquido. Dobbiamo fare particolarmente attenzione al liquido che dobbiamo spostare attraverso la pompa, che appunto non sempre è rappresentato dall’acqua, specialmente negli ambienti industriali. 
  3. Quantità di acqua. Bisogna valutare quanta acqua effettivamente è necessario spostare e optare per i modelli che sono in grado di accontentare la nostra esigenza. 

Inoltre, è importante definire quali sono le caratteristiche essenziali di una pompa sommersa, ovvero: 

  • Massima profondità d’immersione
  • Funzionamento automatico o manuale
  • Sistema di sicurezza qualora venisse a mancare l’acqua 
  • Diametro della bocca di uscita necessario per pompare il liquido alle prestazioni richieste dall’impianto
  • Peso del prodotto
  • Misure dell’elettropompa 
  • Lunghezza del cavo di corrente e relativo spessore, oltre al grado di protezione IP Resistenza al grado di acidità dell’acqua e materiale di costruzione 
  • Tensione di funzionamento 
  • Grandezza dei rifiuti solidi che è in grado di destrutturare
  • Temperatura massima del liquido 
  • Adattabilità solare 

 

Acquistare un’elettropompa ad uso industriale

Spostare grandi quantità di liquidi da un punto all’altro è un’esigenza che hanno diversi settori industriali e che trova la sua soluzione nell’elettropompa sommersa. Proprio per questo esistono diversi modelli di elettropompa sommersa industriale la cui scelta è dettata principalmente dal tipo di uso che se ne farà. 

Tra i requisiti fondamentali per una scelta ottimale, oltre quelli già specificati, bisogna considerare: 

  • la potenza che determina il quantitativo (Q) da pompare in un determinato tempo 
  • la portata (litri al minuto o metri cubi ad ora), 
  • l’altezza (H) in colonna alla quale riesce a portare il liquido
  • la prevalenza (metri).

Acquistare un’elettrompompa ad uso industriale è quindi tutt’altro che semplice. Il primo passo per fare la scelta giusta è sicuramente affidarsi a personale esperto come quello che puoi trovare da Pompe Zanni. Contattaci per maggiori informazioni e un preventivo gratuito. 

Pompe idrauliche elettriche: cosa sono e quali vantaggi portano

Le pompe idrauliche elettriche sono particolari dispositivi meccanici in grado di spostare liquidi in modo verticale e orizzontale a seconda delle diverse esigenze. Questi sistemi si differenziano, tra le altre cose, anche per la forza motrice che le fa funzionare.

Tra queste ci sono quelle a funzionamento elettrico. Vediamo quindi quali sono le caratteristiche, i vantaggi e le principali tipologie di questi dispositivi che sono di grande aiuto in diversi settori. 

 

Cosa sono le pompe idrauliche elettriche

Le principali caratteristiche delle pompe idrauliche elettriche di cui bisogna assolutamente prendere in considerazione sono la portata e la prevalenza. In base al tipo di utilizzo e alle esigenze specifiche di settore in cui viene utilizzato il dispositivo, è possibile scegliere la pompa in grado di soddisfare le nostre esigenze. 

Vediamo meglio cosa s’intende per portata e prevalenza. 

  • Portata: è la quantità di acqua, o di liquido, spostato dalla pompa nell’unità di tempo. Questa esprime quindi un rapporto tra grandezza volumetrica e unità di tempo e genera quindi un valore litro/minuto. 
  • Prevalenza: è il dislivello massimo che una pompa è in grado di far superare al liquido che sposta e si indica in metri. Questa caratteristica è fondamentale per capire se la pompa fa al caso nostro. 

In particolare poi, il funzionamento viene generato da un motore che in questo caso è elettrico. 

 

I vantaggi delle pompe idrauliche elettriche 

Questi dispositivi di spostamento dei fluidi sono un aiuto per diversi settori. Basti pensare alla necessità in agricoltura di spostare grandi quantità d’acqua per l’irrigazione dei campi, ma non solo. Anche nell’industria petrolifera, chimica o metalmeccanica, le pompe idrauliche elettriche sono davvero indispensabili. 

Questo ovviamente perché portano diversi vantaggi

  • il recupero di acqua da un pozzo portandola in superficie; 
  • il ricircolo del liquido verso tubazioni specifiche; 
  • la pulizia dell’acqua all’interno di una piscina;
  • lo spostamento dell’acqua da una cisterna alle case singole; 
  • la desalinazione dell’acqua attraverso la pressione idraulica. 

 

Le principali tipologie 

Le tipologie di pompe idrauliche elettriche sono diverse e si adattano al tipo di utilizzo che viene richiesto. A tal proposito elenchiamo di seguito le più importanti caratteristiche che definiscono i principali modelli e i singoli utilizzi. 

  • Pompe centrifughe: si usano per conferire maggiore pressione all’acqua e per portare o prelevare acqua da un serbatoio, per l’alimentazione di un’autoclave, per impianti di lavaggio a pressione, per il riempimento di vasche e piscine, per l’irrigazione oltre che per tutte le esigenze legate al semplice spostamento in piano o alla pressurizzazione. 
  • Pompe sommerse: si usano per l’estrazione e il pompaggio dal sottosuolo e contemporaneamente conferiscono pressione in uscita, in modo da alimentare una colonna d’acqua in senso verticale. Sono dotate di motore a tenuta stagna che permette la loro installazione immersa nel liquido e a profondità anche notevoli. 
  • Pompe autoadescanti: uniscono la funzione delle pompe centrifughe a quelle sommerse. Si utilizzano per l’estrazione e il pompaggio di liquidi dal sottosuolo e contemporaneamente per conferire pressione in uscita. Prevalentemente vengono installate in prossimità di un pozzo. 
  • Pompe sommergibili: vengono utilizzate per l’estrazione e il pompaggio del liquido da vasche o piscine. Uno degli utilizzi più frequenti è proprio quello per lo svuotamento di garages o cantine allagate o per i pozzi neri. Sono dotate di motori a tenuta stagna per poter essere immerse e sono capaci di spingere liquami in senso verticale. 

Cause e prevenzione della cavitazione in una pompa

La cavitazione in una pompa è un fenomeno fisico che riguarda tutti gli impianti e le macchine idrauliche in generale. Questo particolare effetto si manifesta con la formazione di piccole bolle, il cui collasso immediato genera micro getti ad altissima pressione che possono causare anche danni gravi

Uno dei guasti meccanici più comuni in una pompa centrifuga è proprio la cavitazione. Come tutte le attrezzature meccaniche che svolgono il loro servizio da diversi anni, anche le pompe possono essere soggette a danni ai propri componenti a causa dell’usura. 

 

Cavitazione in una pompa: come avviene 

Questo fenomeno ha origine nella nucleazione, ovvero l’origine di piccolissimi spazi che possono costituire nuclei per la crescita di bolle macroscopiche che collasseranno poco dopo. Più precisamente questo processo può avvenire in due modalità differenti: 

  • Omogenea: quando i moti termici all’interno del liquido creano vuoti microscopici che possono trasformarsi in bolle. 
  • Eterogenea: quando si individua la presenza di microparticelle disperse nel fluido primario o causate dalla rugosità delle pareti del condotto che contiene il fluido. 

La tendenza alla cavitazione in una pompa è correlabile alla presenza di alta prevalenza, forti perdite di carico idraulico nel condotto di aspirazione, elevato dislivello tra pompa e serbatoio di aspirazione e alto valore della tensione di vapore del liquido aspirato. 

 

Cavitazione in una pompa: cause e conseguenze

Le cause della cavitazione in una pompa possono essere molteplici e di diversa natura. Dall’uso improprio degli operatori, alla qualità dei prodotti delle pompe centrifughe e così via. I prodotti di Pompe Zanni superano a pieni voti tutte le procedure d’ispezione e rendono le pompe meno soggette a questo tipo di problemi, proprio perché vengono scelti i migliori materiali esistenti.

Nello stato di lavoro, l’ambiente operativo della pompa centrifuga e l’influenza dei fattori operativi rappresentano la maggior parte del rapporto tra la cavitazione della pompa centrifuga.

La fase di collasso e implosione libera una quantità di energia che può provocare danni importanti al sistema. Le principali conseguenze dannose si possono riassumere in: 

  • un peggioramento della performance della pompa, dovuta alle turbolenze provocate dalla cavitazione. In termini di efficienza si stima che una diminuzione almeno del 3% sia dovuta a tale fenomeno.
  • Un’eccessiva vibrazione della pompa, che causa rumore.
  • La rovina delle componenti interne alla pompa, dovuta al collasso della bolla vicino alla parete di una componente. In questo caso si genera un microgetto liquido (impinging jet) che erode la superficie solida e forma quelli che vengono chiamati “pits erosivi”. L’area dove si verifica più frequentemente tale fenomeno è all’uscita della girante, perché in tale tratto si verifica una depressurizzazione temporanea del liquido, seguita da un successivo aumento di pressione.

 

Cavitazione in una pompa: come prevenirla

Per evitare la cavitazione, la pressione del liquido in tutti i punti deve essere al di sotto della pressione di saturazione. Alcuni accorgimenti utili sono:

  • Ricorrere a pompe in serie o a una pompa multistadio, in modo da ridurre la prevalenza della singola pompa (o stadio)
  • Aumentare il diametro della tubazione e/o diminuire la lunghezza del percorso di aspirazione
  • Utilizzare una pompa sommersa o comunque collocare la pompa al livello più basso possibile
  • Ridurre la temperatura del liquido (si abbassa la pressione di saturazione)
  • Diminuire le perdite di carico nella pompa
  • Ridurre la portata nella pompa
  • Diminuire la velocità della girante
  • Aumentare la pressione all’ingresso della pompa

Pompe idrauliche elettriche: tipologie e vantaggi per ogni utilizzo

Le pompe idrauliche elettriche hanno la funzione specifica di movimentare le acque di flusso attraverso un meccanismo alimentato dall’energia elettrica. Questi sistemi possono essere la soluzione al recupero dei liquidi in diversi settori e situazioni, dall’impiego industriale, a quello agricolo, fino all’utilizzo domestico per i dispositivi più piccoli. 

In ogni caso l’elemento principale delle pompe idrauliche elettriche è il motore. Questo permette alle pompe di svolgere la loro mansione di recupero delle acque di flusso. L’energia prodotta dal propulsore elettrico permette, infatti, la movimentazione dell’acqua o di un liquido specifico da un punto verso un altro. Ma vediamo meglio cosa sono le pompe idrauliche elettriche e quali tipologie sono presenti sul mercato. 

 

Cosa sono le pompe idrauliche elettriche?

Le pompe idrauliche elettriche sono sistemi che prevedono una struttura specifica che si divide prevalentemente in 3 parti 

  • l’aspirazione, ovvero l’entrata del liquido, posizionata in corrispondenza dell’asse centrale dell’elettropompa;
  • il motore elettrico, che fa muovere i giranti che a loro volta spingono i liquidi al centro della pompa verso l’esterno;
  • l’uscita, dove attraverso l’impulso elettrico l’energia viene trasformata in pressione, o prevalenza, che spinge fuori il liquido recuperato. 

Tutte le pompe idrauliche elettriche di Pompe Zanni garantiscono una tenuta meccanica ottimale di questo procedimento, grazie a cui si impedisce che l’acqua recuperata passi attraverso il motore e di conseguenza ne interrompa il funzionamento. 

La massima performance di una pompa idraulica si otterrà quando la portata sarà pari a zero. In questo modo, non avendo nessuno spostamento di liquidi, tutta l’energia si trasformerà in pressione idrostatica. 

Quando, invece, la portata sarà maggiore, la pressione dell’acqua diminuirà. Questo perché l’energia servirà a movimentare l’acqua verso l’uscita. 

 

I vantaggi delle pompe elettriche

Scegliere una pompa elettrica significa poter far affidamento su uno strumento fondamentale per diversi settori. Le pompe idrauliche elettriche possono portare diversi vantaggi per: 

  • recuperare acqua in un pozzo verso la superficie;
  • far circolare l’acqua e spostarla verso tubazioni specifiche come i radiatori; 
  • pulire l’acqua di una piscina filtrandola;
  • spostare l’acqua raccolta in una cisterna verso diverse case; 
  • effettuare una desalinazione dell’acqua sfruttando la pressione idraulica.

 

Le principali tipologie di pompe

Esistono diverse tipologie di questi sistemi. Molto sinteticamente si possono classificare in base a:  

  • la direzione del flusso che le attraversa, distinguendosi in: centrifughe, quando è necessario fornire alte prevalenze con portate basse, e assiali, quando è necessario fornire prevalenze basse a fronte di portate alte. 
  • L’asse che può essere: orizzontale, verticale o inclinato.
  • Il corpo della pompa: che può essere in superficie, sommerso o cossiale a seconda della posizione del liquido da movimentare.
  • Il numero di giranti: che distinguono le pompe monocellulari, ovvero con una sola pala, oppure multicellulari.
  • Il materiale: che può essere metallico oppure termoplastico. 

Oltre a queste particolari caratteristiche, ci sono poi altri criteri con cui si possono distinguere diverse tipologie di pompe. Molto importante è differenziare le pompe monoblocco e le pompe a trascinamento magnetico. 

Pompe monoblocco: hanno corpo e girante ricavate dal pieno in modo da poter sfruttare al massimo le caratteristiche meccaniche del materiale termoplastico. Queste sono ottimali perché non presentano i difetti tipici dello stampaggio come vuoti, bruciature o deformazioni. 

Pompe a trascinamento magnetico: in cui la potenza del motore viene trasmessa alla girante delle pompa senza contatto e mediante un giunto magnetico, rendendo impossibile qualsiasi perdita di liquido. Queste sono la soluzione ideale nel caso in cui si abbia a che fare con liquidi corrosivi. 

 

Le tipologie di pompe centrifuge e loro applicazioni

Le pompe centrifughe sono macchine che utilizzano la rotazione per conferire velocità a un liquido specifico. In questo modo sono in grado di convertire quella stessa velocità in un flusso energetico di pressione. Più generalmente gli elementi centrali di questo meccanismo sono:

  • l’energia impartita a un liquido sotto forma di velocità.
  • l’energia cinetica convertita in energia di pressione.

Girante e diffusore sono i componenti chiave delle pompe idrauliche. La girante ha lo scopo di pompare il liquido interno, girando vorticosamente. È composta da una o più palette che si estendono dal centro della stessa verso il diametro esterno. Con la rotazione di questo componente si genera la forza centrifuga che sposta il liquido dal centro all’esterno, facendolo fuoriuscire dalla pompa centrifuga sotto forma di getto tramite il diffusore.

Pompe centrifughe: dove vengono utilizzate

Proprio per le elevate performance che garantiscono e la grande resistenza che le contraddistingue, le pompe idrauliche sono utilizzate in innumerevoli settori.

L’impiego di pompe vale sia nel settore industriale e agricolo che in quello civile: esistono pompe ad uso industriale, pompe per agricoltura, pompe per uso civile.

Queste macchine sono apprezzabili per determinate caratteristiche:

  • possono essere impiegati vari materiali che le rendono resistenti ad acidi e liquidi corrosivi;
  • erogano una portata costante e lavorano ad alta velocità.

Principali tipologie di pompe centrifughe

La vasta gamma di pompe centrifughe proposta da Pompe Zanni comprende tipologie diverse:

L’impiego delle pompe centrifughe trova vaste applicazioni nel mondo dell’industria, agricolo e del trattamento delle acque.

Pompe Zanni è in grado di progettare le pompe centrifughe su misura per il servizio che dovranno fornire tenendo conto di prestazioni, portata, prevalenza, tipo di installazione, con particolare attenzione riguardo al consumo energetico più basso possibile.