Impianti idrici sanitari e approvvigionamento idrico nei cantieri

Nei cantieri l’impianto idrico sanitario è utile per garantire la fornitura dell’acqua che i lavoratori utilizzano per loro stessi, per le macchine e per, qualora fosse necessario, effettuare il prosciugamento dell’acqua dagli scavi. 

Per poter essere utilizzata ad uso potabile l’acqua deve risultare limpida e incolore, non deve avere odori nè tantomeno sapori che risulterebbe sgradevoli e che segnalerebbero la presenza di batteri. La sanità pubblica, infatti, ha imposto dei limiti batteriologici e chimici secondo i quali l’acqua risulta “pura” oppure no. 

 

L’approvvigionamento idrico nei cantieri, quindi, può avvenire sostanzialmente in due modalità: con l’allacciamento agli acquedotti municipali o servendosi di pompe apposite e utilizzando il pompaggio da pozzi o da corsi d’acqua. Quando si esegue servendosi di questo sistema vengono utilizzate pompe a motore immerso, ad asse verticale, pompe a stantuffo oppure pompe centrifughe, e la scelta viene effettuata in base alla profondità dell’acqua nel sottosuolo (come determinato dal vigente Testo Unico ambientale – Dlgs 152/ 2006 e ss.mm.ii).

La gestione idrico sanitaria dei cantieri è regolamentata dal documento Inail che riferisce che “la progettazione di un cantiere deve necessariamente occuparsi anche della gestione e allontanamento dei reflui, in funzione della dimensione e della durata dei lavori. Nel corso delle attività edili si possono, infatti, originare acque reflue prodotte dai servizi predisposti per i lavoratori, così come scarichi di carattere industriale o acque meteoriche contaminate”.

Le acque di scarico possono essere destinate alla fognatura pubblica o eliminate attraverso autobotti dopo lo stoccaggio in vasche, mentre l’acqua utilizzata per l’impasto dei calcestruzzi deve essere limpida e priva di limo, di sali – solfati, di materiali organici e di cloruri o altre impurità in sospensione (al massimo 1-2 g/l). Il sistema idrico sanitario, invece, deve essere conforme alle disposizioni per evitare impatti negativi sull’ambiente.